CONQUISTA LA SUA PRIMA FINALE SLAM BATTENDO LA RUSSA (NATURALIZZATA KAZAKA) ELENA RYBAKINA, VINCITRICHE DI WIMBLEDON 2022.
DOPO MELBOURNE DIVENTA LA N. 2 DEL MONDO
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
Giorno 13
La bielorussa Sabalenka è finalmente riuscita ad andare in finale in uno slam e addirittura a vincerlo.
E l’ha fatto nella maniera più convincente e qualificante, superando in Australia Elena Rybakina, vincitrice dell’ultima edizione di Wimbledon, che aveva superato pochi giorni fa negli ottavi di finale la polacca lga Swiatek, n. 1 della graduatoria WTA. Con questo successo la Sabalenka, che era n.5, diventa n. 2 del mondo, al posto della tunisina Jabeur, simile a lei come racchetta “bombarola”.
I nostalgici del tennis potente di Serena Williams (la più grande di tutti i tempi), possono sentirsi parzialmente appagati seguendo la Sabalenka, almeno per quanto riguarda il servizio e il diritto. Con questi due colpi, infatti, la bielorussa costruisce il successo del suo gioco.
Così si è imposta su Rybachina, che invece rispetto a lei è più calma e più reattiva nella risposta alla battuta (in cui è quasi sempre pronta sulla prima e micidiale sulla seconda). Infatti la bielorussa ha cercato quasi sempre di forzare non solo la prima battuta, ma anche la seconda, per evitare di essere attaccata. Il quadro statistico di Sabalenka che ne deriva è coerentemente significativo: ben 17 ace, ma anche 6 doppi falli (di cui l’ultimo sul primo match point).
Pure Rybachina ha utilizzato un buon servizio, ma ottenendo un numero molto più basso di ace: 9 (con un solo doppio fallo).
La russa è riuscita spesso a dare profondità alla palla e a cambiare direzione in piena scioltezza e con buona scelta di tempo, trovando talvolta angoli imprendibili, mentre la bielorussa ha dominato nella maggior parte dei casi nella conduzione del gioco d’attacco, smazzando tremende pallate a destra e a manca ed evitando rischi eccessivi.
Le stesse caratteristiche fisiche delle due tenniste erano perfettamente coerenti con il loro gioco.
La russa ha iniziato la partita con un certo nervosismo, come viene testimoniato da un doppio fallo nel primo punto, cui però ha immediatamente reagito con un ace al centro, che ha bissato poco dopo per portare a casa il primo game.
Il terzo gioco ha avuto un andamento molto strano: Sabalenka si è portata a 40-0 mettendo anche a segno 2 ace, poi si è fatta raggiungere, ha commesso un doppio fallo e infine si è fatta breccare.
Disastro di Rybakina mentre era al servizio e in vantaggio per 4-3: 0-40 (quindi con 3 palle break a suo svantaggio), poi 15-40 e break per l’altra, che però ha in seguito restituito il regalo con due doppi falli.
Da 5-4 si è successivamente passati a 6.4 per Rybakina, a conclusione del primo parziale.
Nel primo gioco del secondo set Sabalenka ha rischiato subito di farsi breccare, andando a 15-40, ma poi è riuscita a tenere il proprio servizio con tutta la forza del proprio carattere e dei suoi muscoli.
Nel quarto game Rybakina non è stata invece capace di evitare il rischio corso dall’avversaria nel primo game, perchè alla seconda occasione si è fatta breccare. Ha evitato lo stesso rischio sul punteggio di 1-4 per Sabalenka, tamponando ben 3 palle-break.
Nel quinto e nel sesto gioco entrambe le tenniste sono riuscite a non farsi strappate il servizio e addirittura Rybachina, trovatasi sotto per 2-5, ha salvato ben 2 set point con un ace e un magnifico rovescio lungolinea
Ma al nono game Sabalenka ha chiuso il secondo set di prepotenza con 2 ace consecutivi.
Nel terzo set il punteggio è proceduto senza traumi fino al 3 pari, tra 3 ace e un doppio fallo di Sabalenka, oltre che ad una palla-break salvata da Rybakina, la quale però nel game successivo ha ceduto le armi al terzo break-point, commettendo qualche errore evitabile.
Con un solo break la bielorussa si è infine aggiudicata il parziale decisivo, ma con molta fatica, perché l’ha concluso al quarto match-point.