di Raimondo Meledina – Redazione Ozieri Area13 Sardegna
Si chiama Franco Capra, ha 57 anni ed è di Torpe ‘ , un piccolo paese della Baronia, da cui ha fatto un salto in Kazakistan, non proprio due passi dalla Sardegna, per partecipare ai campionati del mondo di braccio di ferro, ritornando peraltro vincitore.
Un po’ come tutti i giovani ha coltivato sin da ragazzo questa passione, ma a praticare a livello agonistico lo sport di Popeye ha iniziato relativamente da poco, neppure vent’anni fa, ed ha fatto passi da gigante, conquistando, appunto, l’alloro mondiale che lo ripaga per l’impegno ed i sacrifici affrontati in questi anni.
Abituato a sgobbare sodo nel mondo dell’ edilizia, ha potuto fare i progressi che lo hanno portato al titolo anche grazie alla preziosa guida di Francesco Todde, un passato come fisioterapista nel Cagliari Calcio e studio a Posada, che lo ha instradato nel migliore dei modi verso la conquista del titolo, che Capra dedica alla madre, da lui assistita con affetto filiale per anni ed ora venuta a mancare.
Particolare significativo e genuino, che esalta il valore dell’impresa e dovrebbe essere mutuato più spesso, il “nostro” ha potuto regalare il titolo a Torpe’, alla sua Sardegna ed a tutta l’Italia , grazie alla generosità dei suoi compaesani, 2773 per la precisione, che, insieme al Comune ed a qualche sponsor, lo hanno sostenuto nel suo percorso.
Orgogliosi di lui i suoi concittadini, con in testa il sindaco Sanna che invita i giovani a mutuare le gesta del campione e a credere nella serietà e nella passione che, talvolta, riescono a trasformare i sogni in realtà.