di Maurizio Monego
La visita compiuta a Varano de’ Melegari (Parma) alla DALLARA Automobili mi ha riportato al ricordo di quella fatta con il Panathlon Club Venezia, di cui ero diventato presidente sei mesi prima. Era il Giugno 1998. La Dallara aveva appena conquistato la Victory Lane della 500 Miglia di Indianapolis con la monoposto IR8 condotta da Eddie Cheever.
Ieri ho potuto vedere come la DALLARA si sia sviluppata in questi 26 anni e sia punto di riferimento nella Motor Valley emiliana con tanto di aule del corso di laurea in Advanced Automotive Engineering di MUNER (Motorvehicle University of Emilia-Romagna), il progetto che sotto l’egida della Regione Emilia-Romagna riunisce i quattro Atenei emiliano-romagnoli e le grandi aziende della Motor Valley e ha sede sopra la galleria museo di auto da corsa prodotte dalla DALLARA.
Il progetto regionale coinvolge AVL, CNH, Automobili Lamborghini, Dallara, Ducati, Ferrari, HaasF1Team, HPE COXA, Marelli, Maserati, Pagani, Scuderia AlphaTauri e STMicroelectronics. La Dallara è parte attiva anche nella didattica del curriculum in “Racing Car Design”: diversi ingegneri Dallara collaborano infatti all’ideazione e allo svolgimento delle attività didattiche.
Da una lettera ai soci del Panathlon Club Venezia, del 28 giugno 1998:
(…) Come sapete abbiamo fatto visita alla DALLARA AUTOMOBILI, a Varano de’ Melegari (Parma). Il nostro primo sponsor è stato Vittorio Adorni, che sinceramente ringrazio per la grande disponibilità e per l’impegno che ha messo per tener fede alla promessa fattaci. Ieri doveva essere con noi a Varano, ma la concomitanza con il funerale del grande Pezzi, già direttore sportivo suo, di Gimondi e Pantani l’ha dirottato verso la doverosa presenza a Imola.
La visita alla DALLARA è stata di grande interesse, anche per chi è più lontano da una cultura ingegneristica. La raffinatezza e la spontanea naturalezza dell’Ing. Giampaolo Dallara, che ci ha guidato personalmente fra i vari reparti di progettazione, sperimentazione e costruzione delle sue vetture da corsa, hanno reso oltremodo piacevole la visita. (…)