Sinner squalificato per tre mesi, anche se non si è doppato. E allora per quale altro motivo lo squalificano?


II Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Panathlon Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AAl
Per una ragione che egli stesso dice di condividere, cioè per un errore – anche se involontario e di dimensioni infinitesimali – commesso da due componenti del suo team: il massaggiatore che, per curarsi la ferita ad un dito, ha utilizzato incautamente un farmaco (proibito nello sport), ricevuto a tale scopo dal fisioterapista (altrettanto incauto), con la conseguenza che miliardesimi di doping sono purtroppo passati nell’organismo di Sinner.
L’organo che doveva giudicare la questione in via definitiva stava però ai fatti: quella sostanza che è stata trovata non doveva esserci. E invece c’era. Quindi, assumendo per il giudizio definitivo un criterio esclusivamente qualitativo, c’era anche il reato. Con il rischio di una squalifica a lungo termine.
Non stiamo però parlando di Intelligenza Artificiale di una macchina che – se potesse – avrebbe anche il diritto di ignorare il buon senso.
Qui abbiamo invece a che fare con uomini in carne ed ossa. Ma gente evidentemente inumana, inaffidabile e senza scrupoli. Gente priva di equilibrio.Gente che si permette di turbare per un anno un intero sport, mettendo a durissima prova la resistenza psichica di un grande campione, del tutto innocente personalmente.
Sinner, non fidandosi di quella gente e temendone l’assenza di equilibrio con il conseguente rischio di una lunga squalifica, ha preferito scegliere la strada del compromesso.
Immaginiamo quindi che abbia concluso: “So di non aver commesso alcuna irregolarità, ma mi considero responsabile di quello che involontariamente ha fatto il mio team, per cui propongo un patteggiamento, pur di porre fine a questa insopportabile storia”. A questo punto c’è tuttavia da augurarsi che il mondo dello sport metta fuori dalla porta quella gente, perché quei signori disonorano lo sport..
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