Una serata importante per il Panathlon club di Rovigo, assemblea dei soci con la relazione del presidente Pia Poliero giovedì 6 marzo scorso. Ripercorse le attività e le iniziative del 2024 con le varie conviviali, le gite fuori porta e le serate interclub (l’ultima con il Vescovo Pierantonio Pavanello e i vari service del territorio).
Definite le linee programmatiche per il 2025, con l’imminente visita a Palazzo Roverella il 12 aprile, ed una “serata con il Giro d’Italia” il 22 maggio prima della partenza da Rovigo della carovana in rosa. Nominato presidente dell’assemblea l’avvocato Federico Cogo, approvato all’unanimità il bilancio consuntivo e di previsione, di cui il tesoriere Raffaello Franco ha dato conto ai soci, e fissata la quota annuale per i panathleti.
Consiglio direttivo del Panathlon club Rovigo è composto da Pia Poliero (presidente), vicepresidenti Federico Cogo ed Elisa Madrigrano,Lello Salvan (segretario), Raffaello Franco (tesoriere), Paolo Avezzù (addetto stampa).
Completano il consiglio Nicola Sprocatti, Giuliano Govoni, Carla Fiocco, Mario Vallese, ed il past presidente Gianpaolo Milan. Il consiglio è allargato anche ai tre componenti effettivi del Collegio dei Revisori Contabili: Michele Ghirardini, Vincenzo Altieri e Gianfilippo Grosselle, e in rappresentanza del Collegio Arbitrale e Garanzia Statutaria, Umberto De Filippo.
Nel corso della serata si è registrato anche l’ingresso tra i soci della professoressa Joelle Annibalini, dirigente scolastica in quiescenza, socia dell’Accademia dei Concordi di Rovigo dal 1996, è stata anche presidente del Soroptimist.
A fine marzo sarà inviato a tutte le scuole superiori della Provincia il bando per il 4° concorso Panathlon “Scuola e Sport”, oltre al consueto sostegno degli sponsor, si è aggiunto il supporto della nuova socia Joelle Annibalini, in ricordo del marito dottor Paolo Pieracci, storico socio del Panathlon.
“Se continui a fare ciò che ha sempre fatto, otterrai quello che ha sempre ottenuto”. La frase è di Anthony Robbins, performance-coach statunitense, autore di diversi bestseller nell’ambito della crescita personale e della Pnl. E’ una delle persone che ha ispirato Andrea Devicenzi, coach e atleta, appassionato di Sport ed avventure al limite. Un esempio per tutti, come il suo libro: “Credere all’Impossibile”. Giovedì 6 marzo è stato ospite all’hotel Cristallo, del Panathlon club Rovigo della presidente Pia Poliero, ma prima ha incontrato gli studenti del Liceo Scientifico Paleocapa.
Panathleta e socio del club di Cremona, a Rovigo era già stato ospite nell’ambito di Veneto Regione Europea dello Sport 2024 con il Coni.
Andrea Devicenzi era un ragazzo atletico, con la passione dello sport. Un drammatico incidente motociclistico all’età di 17 anni gli ha cambiato la vita. Il coma con la perdita di 9 litri di sangue “grazie ai donatori dell’Avis e alle trasfusioni – ha sottolineato Devincenzi – sono tornato in vita”, l’amputazione della gamba, e la forza di rinascere.
Lo sport come filo conduttore per ripartire dopo 8 mesi di ospedale, prima la canoa (abita vicino al Po), poi, dopo aver portato la protesi fino a 24 anni, la decisione non voler vivere facendo ciò che gli piace. Un lavoro stabile, una moglie, due bellissime bimbe, ma il suo chiodo fisso è lo sport, la sfida impossibile, la voglia di superarsi e il ciclismo.
L’illuminazione ispirandosi proprio Wayne Dyer ed Anthony Robbins, la voglia di fare qualcosa di unico, da qui parte il Devincenzi imprenditore. Coach e Motivational Speaker aiuta le persone nel prendere coscienza dell’impatto delle proprie azioni sul piano personale e professionale.
La sua mission è supportare le persone nel riscoprire dentro di sé le proprie risorse e portarle nella vita di tutti i giorni in ogni attività. A 40 anni si è licenziato dall’azienda dove lavorava, ed ha aperto la Partita Iva fornendo consulenze ad imprenditori e sportivi.
Dal 2010 ha intrapreso la carriera sportiva di atleta paralimpico: nel 2010 è stato il primo amputato di gamba della storia a raggiungere in sella ad una bici, la vetta del KardlungLa in India, a quota 5.602 metri (era partito con una bicicletta in prestito e 400 euro di budget), nel 2013 con la maglia della Nazionale di Paratriathlon, vince in Turchia la medaglia d’argento ai Campionati Europei di Triathlon, poi i mondiali in Nuova Zelanda. Dopo 4 anni di competizioni la decisione di viaggiare, un problema alla schiena gli ha impedito di proseguire l’attività agonistica, ma proprio dal Triathlon è nata l’idea di una start-up, per realizzare delle stampelle in carbonio.
Ha realizzato imprese in solitaria in Perù (1200 km in bici e 4 giorni a piedi per arrivare a Machu Picchu), Islanda, Francia, Scandinavia, Stati Uniti. Propio dall’Islanda nel 2022 la decisione di alzare l’asticella, realizzare 5 grandi imprese in cinque anni, cinque libri e 5 docufilm. “Il primo docufilm ha vinto già sei festival, ed è stato candidato in tutto il Mondo in quasi altri 20 festival. Qualcosa che non avevamo programmato”. 26 giorni in solitaria in bicicletta per 130 km al giorno, con tutto il necessario per riprendere la sfida (7 chili di attrezzatura), una tenda e le sue stampelle.
Ma ora c’è una nuova sfida, stabilire il Record del Mondo sulle 24 ore in pista. L’obiettivo è chiaro: coprire 500 chilometri sul velodromo coperto di Palma de Maiorca, nelle isole Baleari, il 7 e 8 giugno. Un’impresa mai tentata prima da un atleta paralimpico, che sarà omologata dalla World Ultra Cycling Association. E’ convinto di farcela, uno staff lavora con lui ogni giorno, perchè nulla può essere lasciato al caso. “Ci sentiremo alle 17 e 01 dell’8 giugno e vi informerò su come è andata”.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.