“Con il numero 13 sono rimasta imbottigliata al primo giro – ha detto Wierer -, le avversarie non mi lasciavano passare. Quando sono arrivata al poligono le altre avevano già finito di sparare. Poi è andata un po’ meglio nel quarto giro, ma a causa degli errori ho dovuto tirare molto. “Ho provato a dare tacche perché pensavo che si fosse alzato il vento, invece non era così, peccato, ma questo è il biathlon. E’ difficile recuperare su questa pista, ma qui bisogna andare a tutta altrimenti non hai grandi chances di riprendere terreno”.
“Io ci ho provato, mi sento molto bene sugli sci, ma oggi non è andata. Se ti trovi subito a recuperare è difficile”. “Questa è una gara molto veloce, molto particolare, ora torniamo al biathlon tradizionale nelle ultime gare e mi sento carica: voglio provare a fare ancora qualcosa di buono”.
Lukas Hofer: “La partenza con il pettorale alto ci ha condizionato
molto, la parte del tracciato nel bosco è molto stretta, lì è difficile
sorpassare. Sugli sci siamo comunque stati entrambi bravi, il merito va anche
ai materiali che abbiamo e di conseguenza ai nostri skiman. Purtroppo in questa
tipologia di gara funziona così: o vai benissimo o vai malissimo. Ora sarà
importante recuperare energie in vista dei due giorni finali: ho fiducia,
possiamo chiudere bene questi Mondiali in casa”.
Da fisi.org