–di Francesco Schillirò–
Già da ieri molti amici mi chiedevano cosa ne pensassi.
La mia risposta, a qualcuno che con impazienza attende la “libera uscita” è stata: ti senti una cavia? I quindici giorni a venire, saranno una valutazione su quel che abbiamo appreso e su come applicheremo le note comportamentali.
Chi ci analizzerà, consentitemi la licenza, sarà il virus, che vedrà qualche nostra carenza per riprendere “forza” e far ripartire l’emergenza pandemica.
Questo è da evitare per il, BENE di TUTTI.
È ormai assodato, che per fermarlo, bisogna limitare le uscite, evitando quelle inutili, con scuse più o meno plausibili e bisogna usare i dispositivi di protezione individuale (DPI)
Per quanto riguarda lo Sport, dobbiamo ricordare il film “Fuga per la Vittoria “di John Houston, li la partita che si giocava era per la vita; noi giochiamo la stessa partita, con un avversario che non vediamo e quindi più pericoloso.
L’apertura non è per vedere “come va” e se poi per disgrazia va male, richiudere tutto, ma serve per testare se noi ci siamo responsabilizzati e tranquillamente, con reciproca tutela ed assistenza ,riuscire a far ripartire la nostra Nazione.
Certo in medicina, e lo so bene, essendo del mestiere, nulla è certo, però il nostro “giuramento di Ippocrate”, ha dei punti salienti, che si concludono con: “prestare in scienza e coscienza, la propria opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della professione”; questo ognuno di noi lo applica, spesso supplendo ove possibile, con sacrificio personale, ad eventuali carenze organizzativo -strutturali.
I primi che ne soffriamo, siamo noi medici.
Questo lungo periodo, ha sconvolto, chi è stato in prima linea (medici,infermieri,ausiliari) ma anche tutto il personale tecnico che ,in modo,oscuro,porta avanti un Ospedale; ogni paziente Covid 19 ricoverato ,è stato ,per chi l’ha assistito, un familiare.
Con sicurezza e senza timore di smentita, mi sento di affermare ciò, a nome di tutta la categoria.
Sui DPI si sono fatte tante discussioni sulla più o meno utilità.
La mascherina è NECESSARIA per il proprio ed altrui rispetto.
I guanti, a mio avviso hanno un funzione di “allert” su alcuni movimenti inconsulti ed abitudinari, come portare le mani al viso, toccando le possibili vie di accesso del virus(occhi,naso,bocca).
Come è noto, il primo allarme, è visivo o acustico, in questo caso si usa l’ottico, per mettere in allert il nostro cervello e far ricordare il “pericolo”.
Speriamo che da questa esperienza non ancora finita si possa ricavare il meglio per il futuro nostro e di chi verrà dopo di noi.
Non ricadiamo negli errori, che hanno procurato enormi danni anche al nostro eco sistema.