Un interessante dibattito per “Praticare lo sport in sicurezza”–
di Roberto Pace (orvietonews.it)
In un momento come questo, complicato e abbastanza confuso, qualsiasi contributo d’idee è sempre ben accetto. Anche se portato con spirito critico, ad ogni modo costruttivo. Bene ha fatto il Panathlon Orvieto ad organizzare la videoconferenza, prima nella storia del club orvietano, dedicata allo sport, praticato in sicurezza, nel rispetto delle regole vigenti. Importante il parterre di partecipanti, coordinato dalla presidente, Lucia Custodi, la presenza di Rita Custodi, governatore area X Panathlon e la partecipazione di addetti ai lavori e non, con età ed esperienze diverse, a formare una rassegna completa e rispondere alla grande platea degli sportivi.
Bisogni e dubbi abbondano, tenendo con il fiato sospeso i praticanti e chi ha il compito di gestire società più o meno organizzate. Poiché, oltre la Serie A del calcio e l’élite di tante altre discipline, il pezzo forte dello sport italico rimane il dilettantismo, aperto a tutti. Per la lingua italiana è dilettante “chi coltiva un’arte, una disciplina o uno sport come attività marginale, per puro diletto”. Conseguentemente, lo stesso dirigente sportivo è assimilabile all’atleta e non può essere gravato di responsabilità che vadano oltre il normale diletto.
Su tale problematica è stata molto apprezzata la relazione del presidente CONI dell’Umbria, il generale Domenico Ignozza, che ha parlato da firigente abituato a stare sul campo, solidale con le rimostranze legittime di chi pratica e consente di fare sport. L’avvocato Sandro Carlo Fagiolino, consigliere nazionale di Panathlon Italia, ha fatto le pulci ai tanti scritti contenuti nei vari Dpcm e alle disposizioni impartite dall’Ufficio per lo Sport ministeriale, enunciandone tutti gli articoli individuandone più debolezze, non solo sul piano strettamente sportivo.
Il professor Carlo Moscatelli, assessore allo Sport del Comune di Orvieto e presidente FIDAL regionale, ha ammesso come, ancora oggi, si proceda per tentativi, alla ricerca di formule, le più sicure possibili a salvaguardare la salute degli atleti, nel rispetto dei canoni della competizione sportiva. Detto così, a parole, sembrerebbe facile, diventando molto complicato allorché si entra nel dettaglio degli innumerevoli concorsi di gare che creano un meeting. “Forse non sarebbe stato male – ha ripreso Ignozza – convocare al tavolo delle decisioni una rappresentanza dei soggetti cui è materialmente affidato gestire una partita, una riunione d’atletica, eccetera, eccetera”.
Un contributo di freschezza, a risvegliare un cauto ottimismo, quello portato al dibattito da Martina Ciriciofolo, atleta praticante, nonché presidente della Sezione Junior del Panathlon orvietano e del segretario dello stesso, Flavio Zappitelli. Per entrambi, la voglia di ripartire sarà più forte delle difficoltà. “Usando tanto ‘buon senso’ – ha detto Martina – torneremo a divertirci. Sulla stessa lunghezza d’onda, Flavio, ormai temprato alle difficoltà e alla loro soluzione, per il suo ruolo di volontario della Protezione Civile di Orvieto.
A giudizio del responsabile dello stesso organismo, Luca Gnagnarini e del coordinatore dei volontari, Mario Gaddi, una volta stabilite regole chiare, lo sport dovrà assolutamente ripartire, assicurando, fin da adesso, la disponibilità a collaborare della Protezione Civile orvietana. Luca Gnagnarini ha di nuovo ringraziato la presidente, Lucia Custodi, per il dono del sanificatore ad ozono, di cui gli addetti del centro operativo di Bardano stanno facendo buon uso.
Un club vicino alla città e ne vive i momenti è cosa gradita al primo cittadino, Roberta Tardani, come può dedursi dal video-messaggio inviato dal sindaco. In chiusura, il governatore, Rita Custodi, non ha nascosto la soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, ringraziando i relatori e la presidente, e sorella, Lucia. Nel saluto di commiato, la presidente, oltre a ringraziare gli intervenuti, ha espresso la gratitudine personale e del Panathlon Orvieto alla piattaforma Quarantime, che ha curato la parte tecnica dell’incontro. “Che non sarà l’ultimo” ha concluso, confortata dalle centinaia di visualizzazioni registrate.
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