Di Enrico Brigi – Redazione Verona Area1 Veneto Trentino/AA
Dopo sette giornate, il campionato di serie A si ferma per far posto agli impegni delle Nazionali, che porterà diversi giocatori in giro per tutto il pianeta. In testa al campionato troviamo il Napoli e la sorpresa Atalanta. La formazione di Spalletti, decisamente rinforzatasi nel recente mercato estivo, si conferma organico di assoluta qualità dove spicca il talento cristallino del georgiano Kvaratskhelia. I partenopei sono partiti con il piede giusto e dopo aver battuto nell’ultimo turno il Milan a San Siro hanno conquistato, meritatamente, la testa della classifica. A far loro compagnia c’è la sorprendente Atalanta. I nerazzurri, partiti a fari spenti, e sotto un’apparente atmosfera di ridimensionamento, almeno per quanto riguarda le ambizioni, hanno inanellato una serie di risultati positivi – non ultima la vittoria in casa della Roma – che li ha portati a guardare tutti gli altri – Napoli escluso – dall’alto in basso.
Ma la vera sorpresa del torneo si chiama Udinese. I friulani, dopo l’ennesima sofferta salvezza dello scorso anno, si sono affidati all’esordiente Andrea Sottil – che a Udine c’è già stato da calciatore – e con una marcia trionfale che li ha visti battere nell’ordine Roma, Inter e Fiorentina, oltre a Sassuolo e Monza, si sono guadagnati il secondo posto in graduatoria in perfetta solitudine.
La parola crisi, invece, aleggia senza mezzi termini in casa Juventus. I bianconeri hanno perso tre gare di fila – una cosa difficile da trovare andando a ritroso negli anni – con Salernitana e Monza in campionato, inframezzate dal capitombolo casalingo in Champions con il Benfica. Massimiliano Allegri, tornato sulla panchina juventina sembra aver perso di mano la situazione, incapace di dare un gioco e un’identità a una squadra, vittima, oltre che di qualche infortunio, di un mercato non all’altezza dei precedenti.
In coda soffre tremendamente la Sampdoria, fanalino di coda con soli due punti anche se per ora il club blucerchiato sembra intenzionato a confermare la fiducia a Marco Giampaolo. Fiducia, invece, venuta meno nei confronti di Stroppa, esonerato dal Monza che gli ha preferito Palladino tecnico della Primavera. L’ex attaccante del Genoa, peraltro, ha iniziato con il piede giusto battendo in casa nientedimeno che la Juve.
Infine, danno segni di risveglio Lazio e Fiorentina, che rimediano ai passi falsi in Europa League mentre balbetta ancora il Verona. Cioffi, che ha preso il posto di Tudor, ritrovandosi con una squadra profondamente rinnovata, non è ancora riuscito a trasmettere alla squadra la propria idea di gioco. E la classifica, anche se la squadra si mantiene un punto sopra la “zona calda”, piange.
La sosta, non solo per i gialloblù, arriva al momento giusto.