
Il Free Climbing brucia le tappe e sarà a Tokyo 2020

Qui Lecce – Ludovico Malorgio –Area8
Gli amanti della montagna, escursionisti ed arrampicatori potranno godere di uno spettacolo familiare e molto gradito il prossimo estate alle Olimpiadi ‘Tokio 2020’, in programma dal 23 luglio all’8 agosto 2021. Covid permettendo, naturalmente. Per la prima volta ai Giochi olimpici, farà il suo esordio l’arrampicata sportiva, introdotta dal Cio insieme con karate, skateboarding, surfing, baseball/softball. Mancherà il paesaggio alpino, la montagna vera, ma non mancheranno le emozioni, che i più forti arrampicatori del mondo, i climber, sapranno sicuramente trasmettere con le loro ‘performances’. Nel dubbio che circonda la XXXII olimpiade, c’è una certezza. La F.I.A.S. (Federazione Internazionale di Arrampicata Sportiva) ha già completato la lista dei 40 atleti olimpici, 20 uomini e 20 donne, che si sono qualificati in base ai risultati ottenuti ai Campionati del Mondo di Hachioji nel 2019. Nella lista figurano: 3 elementi italiani, 4 francesi, 4 americani, 1 inglese, 4 giapponesi, due sloveni, 3 russi, 1 svizzero, 2 australiani 1 polacco, 2 austriaci, 2 coreani, 2 cinesi, 2 sudafricani, 2 canadesi, 1 spagnolo, 2 tedesco, 1 ceco e 1 kazako. Una pattuglia di uomini ardimentosi, in parte alpinisti temprati da difficili esperienze in alta montagna, comunque amanti della montagna, che trovano il modo di sfogare la loro passione sulle pareti artificiali, che simulano le difficoltà di vario tipo e grado, che s’incontrano nelle scalate vere. A Tokio le gare di ‘arrampicata’ si svolgeranno con la formula della ‘combinata’, che comprende tre specialità o discipline.

SPECIALITA’ – Il boulder, lo speed (velocità) e il lead (difficoltà) sono le tre specialità dell’arrampicata sportiva, ognuna con regole difficoltà diverse. Il boulder è la più esplosiva, in quanto prevede la salita su strutture alte massimo 4 metri, chiamate boulder (blocchi o problemi) da scalare senza corda. L’obiettivo è risolvere il maggior numero di problemi nel minor numero di tentativi, nel tempo massimo di 5 minuti. Lo speed é una gara di velocità, consiste nella scalata di una parete di 15 metri nel minor tempo possibile. Le gare si svolgono in prove ad eliminazione, in cui due concorrenti si sfidano su vie parallele, a circa un metro di distanza l’una dall’altra. La lead è la classica salita con la corda dal basso, su pareti alte da 15 e 25 metri, che ha come obiettivo il punto più alto possibile del tracciato nel tempo massimo di 6 minuti. Durante la salita gli atleti devono passare la corda all’interno dei moschettoni ad apertura rapida, rispettando l’ordine progressivo in cui sono posti e senza saltarne nessuno. Per determinare le classifiche, fa fede l’ultima presa su cui il climber è riuscito a mantenere una posizione stabile.

GLI ITALIANI – A Tokio, l’Italia sarà in gara con Laura Rogora, Michael Piccolruaz, Ludovico Fossali, indiscutibilmente i più forti climber italiani di questti anni. Laura Rogora, 20 anni, romana, é considerata una predestinata, in quanto a soli 15 anni aveva già conquistato due titoli italiani di fila in ‘lead’ e ‘boulder’ e ai ‘Mondiali giovanili’ aveva portato a casa due bronzi. Laura é la seconda donna al mondo con all’attivo una ‘via d’arrampicata’ di grado 9b, che é il massimo di difficoltà possibile.

Michael Piccolruaz, 25 anni di Bolzano, tesserato per Le Fiamme Oro Moena, vanta un titolo mondiale giovanile, tre titoli italiani ‘boulder’, un bronzo europeo e un argento in Coppa del Mondo. Ludovico Fossali, 24 anni di Trento, tesserato con il Centro Sportivo Esercito di

Courmayeur, ha vinto il titolo mondiale 2019 nella specialità ‘speed’ col tempo di 6′.87″, classificandosi al 9° posto nella combinata. Ha un record di 5′.73″.
PRESIDENTE SCOLARIS – La prima volta dell’arrampicata sportiva alle Olimpiadi é stata salutata con grande soddisfazione dall’italiano Marco Scolaris, presidente dell’IFSC, la Federazione Internazionale Arrampicata Sportiva, che ha parlato di momento storico per questo sport, cresciuto enormemente negli ultimi quattro anni in Italia e nel mondo, al punto di conquistare l’olimpiade. C’é grande entusiasmo tra gli addetti ai lavori, federali e atleti, ma non manca qualche voce ‘stonata’, che riguarda la formula della ‘combinata’. Adam Ondra, ceco di 28 anni, considerato il più forte climber al mondo, infatti, é molto critico sul format della ‘combinata’ a tre specialità, scelto per assegnare la medaglie e solleva dubbi sullo speed. Secondo Ondra, infatti, lo speed é una disciplina artificiale, che si basa sulla velocità, non contemplata dalla scalata su roccia. Lead e boulder hanno questa filosofia, quindi la combinata avrebbe dovuto riguardare soltanto queste due specialità. Arrampicatori e arrampicatrici si preparano alla grande ‘kermesse’ olimpica. I ‘Giochi’ si arricchiscono di un altro sport-spettacolo da seguire col cuore in gola, osservando questi grandi atleti, che si arrampicano con la velocità di uno scoiattolo o si attaccano alle pareti con la presa di un geco. A Tokio, mancheranno il paesaggio alpino, la roccia, la neve e il gelo, ma i ‘climber’ con le loro imprese sapranno ugualmente scaldare i cuori di milioni di sportivi. Questo é certo.
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