Il Calcio di Romano Mattè – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Le prime 2 vittorie hanno ingenerato un ingannevole ottimismo , che ha in parte ritardato un’ attenta lettura- analisi su ciò che non era più. L’Hellas di Juric (ripartenze collettive compatte avvolgenti , pressing rudemente fisico) e di Tudor (più ripartenze individuali , baricentro più basso, pressing meno ossessivo) non esisteva più. Un reparto di mezzo “a2” senza la spinta– percussione dominante dei 2 martelli esterni (Lazovic-Faraoni : 3 anni strepitosi con un dispendio psico-energetico pazzesco!) non poteva più reggere contro un centrocampo avversario disposto “a3”. Vi era poi l’incerta lettura di 2 giocatori fondamentali, Duda e Folorunsho, schierati inizialmente in ruoli non idonei alla loro evoluzione tattica ( Duda ) ed alle loro fondamentali attitudini (Folorunsho ). Lo slovacco Duda dapprima schierato come 3/4 non poteva incidere in quel ruolo : quel tipo di 3/4 nel calcio attuale non esisteva più. Oggi i 3/4 cambiano passo, puntano all’”1>1” secco spaccando le linee avversarie. Pertanto Duda andava subito abbassato – verrà fatto in ritardo – come metodista e per avere da lui più qualità gli si doveva sottrarre la quantità – ricordate Pirro e Brozovic nella Juve e nell’Inter di Conte – mettendogli accanto un incontrista-cursore ( il turco Serdar e non Folorunsho!), meglio ancora 2 incontristi (Serdar – Silva!) Folo aveva dati medi a gara chiari ed inequivocabili. La sua media a gara in fase difensiva – contrasti vinti , palloni intercettati , ripartenze avviate – era mediocre , per contro la sua media a gara in fase offensiva – dribbling vinti , assist-gol , cross , finalizzazioni – era addirittura a livello europeo ( 3° posto assoluto con 3 reti su 4 dalla lunga distanza). Pertanto difesa “a4” molto propositiva nei 2 esterni-bassi , e Folo liberato in avanti assecondando e valorizzando le sue attitudini offensive. Un centro-campo “a3”
(a rombo :“ 4-3-1-2“) con il vertice volto verso la linea difensiva assicura più equilibrio tattico alla squadra, più copertura alla linea difensiva, consente di sganciare più uomini in verticale e solleva il metodista dalla quantità. Con Suslov giovane talentuoso 3/4 ora si ha un reparto di mezzo “a3” ma con il vertice volto verso l’attacco. Se invece si vira su un centrocampo “a3” con il metodista vertice basso e coperto ai lati da 2 incontristi-cursori (Serdar – Silva ), Suslov si può alzare nel rombo alle spalle delle 2 punte ( o di una punta e mezzo , Noslin -Folo ) , venendo quindi marcato e non dovendo rincorrere gli avversari in fase passiva . Lo slovacco ha classe per fornire assist-gol agli attaccanti e finalizzare egli stesso avendo buona battuta di sinistro sul medio-lungo. Se questa lettura complessiva fosse stata fatta per tempo, non avremmo accusato ben 8 K.O. consecutivi ( 24 punti buttati! ) e avremmo realizzato almeno 6 punti in più ( la metà della metà dei punti gettati !) e non ci troveremmo ora sull’orlo di una retrocessione. Sogliano da abile e scafato uomo-mercato ( anche il suo ruvido aut-aut ai giocatori : “ Chi vuole andarsene lo dica! “ ha avuto un effetto importante ) a Gennaio ha rifatto la squadra addirittura ringiovanendola e colmando in parte anche un “gap” economico-finanziario ,che avrebbe potuto portare l’Hellas alla rovina. Ora Baroni dispone di una squadra totalmente nuova e dovrà operare un intelligente e rapido assemblaggio totale ( fisico-tecnico-tattico-psicologico) su cui si misurerà il suo spessore di tecnico. L’avvio dell’Hellas rifondato è positivo e la squadra non potrà che crescere. Non disponendo di fuoriclasse in grado di spaccare le partite, ma solo di buoni giocatori , il lavoro di un rapido assemblaggio sarà fondamentale. Si inizia a scorgere una luce in fondo al tunnel -salvezza, ora non più un miraggio ma una possibile concreta meta da conquistare.