


di Raimondo Meledina – Redazione Nazionale Panthlon Ozieri
Gian Matteo Punzurudu non si smentisce e torna da Grosseto con due medaglie d’oro nel lancio del peso e nel lancio del disco, e una d’argento nel lancio del giavellotto. Il fresco bi-campione di atletica paralimpica categoria F57 ha partecipato ai Giochi tricolori indossando la casacca della “Cortina Energym” alle direttive del tecnico Orlando Maruggi, che ha preparato Punzurudu in partnership con la sua storica istruttrice Tiziana Secchi, della Polisportiva Luna e Sole di Sassari, e da tempo è l’artefice principale di molti dei suoi successi.
Nei dettagli, questi i risultati fatti registrare dal neo bi-campione italiano:
-Lancio del peso 9.10 metri, suo nuovo record (a soli 45 cm dal record italiano) e titolo italiano.
-Lancio del disco: 28.15 metri, suo nuovo personal best (anche in questo caso a soli 43 centimetri dal record italiano) e titolo italiano.
-Giavellotto 20.16 metri vice campione italiano.
Ovvia la soddisfazione del paratleta ozierese, già insignito del Premio BIennale Panathlon Club Ozieri, che si dichiara soddisfatto dei risultati conseguiti e non solo per il pur importante medagliere. -Ho preparato al meglio le gare con i coach Tiziana Secchi di Sassari e Orlando Maruggi di Cortina ed aver conseguito questi risultati mi gratifica non poco- queste le sue parole al termine dei Giochi di Grosseto- I titoli rappresentano per tutti noi il giusto premio per i sacrifici che abbiamo affrontato in questi mesi ed il merito deve essere ricercato nella costanza del duro lavoro, alla ricerca di qualcosa di più anche in ottica futura. Vincere è un bel traguardo ma farlo avendo migliorato le misure, non ha prezzo. Il prossimo step è diventare il detentore dei record italiani di peso e disco, ormai alla mia portata. Vorrei ringraziare- conclude Punzurudu- la famiglia, gli amici, il gruppo squadra e il mio compagno di squadra Antonio Tufariello, al suo primo campionato italiano che ha gareggiato nelle mie stesse discipline, ma un grande grazie va in particolare a una persona speciale, che mi ha regalato il sorriso. Quanto sono riuscito a fare è in primis merito mio, ma anche di una condizione mentale ottimale, sono davvero felice e spero di regalare tanti altri successi a tutti coloro che mi seguono e mi vogliono bene, da me fortemente ricambiati-.
Verosimilmente l’atleta ozierese non si fermerà qui, pertanto, oltre a complimentarci con lui, gli inviamo il classico “ad maiora et meliora” ed aspettiamo altre buone nuove dai vari campi di gara.




